Il 30 dicembre 2022, a Montalcino, è andata nella grazia di Dio Francesca Colombini in Cinelli.
Ne danno l’annuncio i figli Donatella e Stefano con Carlo, Violante, Giovanni, Enrico e Lorenzo.
Le esequie si celebreranno a Montalcino il giorno 31 dicembre, alle ore 15,30, al Santuario della Madonna del Soccorso. La tumulazione avverrà presso il cimitero di Siena della Misericordia di Siena alle ore 11 del 2 Gennaio.
Non fiori ma offerte alla Misericordia di Montalcino.
La ricordiamo con l’ex libris della sua amatissima madre Giuliana Colombini, con cui ora si trova nella pace del Signore. Una colomba è volata in cielo, non ci lascia ma è con noi.
Addio a Francesca Colombini,
la Signora del Brunello
A capo della Fattoria dei Barbi dal 1976 al 1999, ha contribuito da protagonista al successo del vino di Montalcino. Si è spenta stanotte nella sua casa all’età di 91 anni. Le esequie si svolgeranno il 31 dicembre alle ore 15:30 presso il Santuario della Madonna del Soccorso a Montalcino.
È mancata stanotte Francesca Colombini Cinelli, dal 1976 al 1999 guida e anima della storica Fattoria dei Barbi di Montalcino. Era ovunque conosciuta come “la Signora del Brunello” per contribuito in maniera determinante alla nascita e al successo del vino montalcinese.
Pur toscana purosangue, Francesca Colombini era nata nel 1931 a Modena, dove suo nonno Pio era Rettore dell’Università e suo padre Giovanni era avvocato. I Colombini sono una famiglia di antiche radici senesi che, nel corso dei secoli, ha avuto varie proprietà a Montalcino con cui ha mantenuto sempre contatti strettissimi anche quando, per doveri professionali o d’incarico, si dovevano trasferire lontano.
Francesca Colombini fin da giovanissima ha trascorso molto tempo a Montalcino, stringendo così un legame solidissimo con la terra e le sue tante attività. Ha affiancato il padre nelle scelte dei difficili anni dell’agricoltura post bellica, quando le antiche decisioni di famiglia di abbandonare (già dagli anni ’20) la mezzadria in favore di un’agricoltura moderna fatta di vini, salumi, formaggi, olio e ogni altro prodotto trasformato, confezionato e venduto con una sua etichetta era vista da tanti come troppo rivoluzionaria e impossibile. Su queste basi è stata uno dei protagonisti della grande rivoluzione dell’agricoltura italiana, che ha visto a Montalcino tanti successi.
Alla morte del padre, nel 1976, Francesca Colombini prese da sola le redini della Fattoria dei Barbi, consolidandola e potenziandone la produzione, mentre ne ampliava gli sbocchi commerciali in scala sia nazionale ed internazionale.
Lunghissimo l’elenco delle sue cariche e dei riconoscimenti ottenuti.
Membro dell’Accademia Nazionale della Vite e del Vino nel 1980 e accademica ordinaria nel 1990. Membro dell’Associazione Vitivinicoltori Italiani di Eccellenza (VIDE) dalla fondazione nel 1978 e presidente dal 1990 al 1995. Dal 2004 accademica corrispondente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna. Socia dell’Associazione delle Donne del vino fin dalla fondazione.
Nel 1981 ha istituito e condotto per diciotto anni il premio letterario e giornalistico “Barbi Colombini” per la valorizzazione del patrimonio di natura e civiltà del territorio montalcinese, della storia locale e della ricerca vitivinicola, divenuto nel 1999 Premio Casato Prime Donne, di cui è stata finora Presidente.
Nel 1985 fu insignita della Gran Medaglia d’Argento di Cangrande della Scala e partecipò, unica donna tra i produttori italiani, alla prima edizione del Wine Experience a New York, aperto a sole cento aziende a livello mondiale.
Nominata nel 1990 Commendatore della Repubblica, nello stesso anno fu la prima imprenditrice di una media azienda a ricevere il Premio Internazionale della Stampa Agricola. Nel 1995 gli è stato conferito il Premio “Firenze Donna”.
Durante l’edizione 2008 di Vinitaly le fu assegnata la Targa d’Oro del Premio internazionale dell’Associazione Giuseppe Morsiani, prima donna ad aver ricevuto questo importante riconoscimento, destinato a chi ha contribuito a fare la storia della presenza femminile nel mondo del vino.
Da quando, col marito Fausto Cinelli, avevano deciso di affidare ai figli Donatella e Stefano la gestione delle aziende di famiglia, Francesca Colombini, profonda conoscitrice delle tradizioni e delle consuetudini locali, si è dedicata alla raccolta e al racconto delle storie di persone, fatti, vicende e singolarità di Montalcino, tutti fattori che hanno ulteriormente contributo alla costruzione del “mito” del Brunello.
Nel 2005 ha pubblicato il volume “Il vino fa le gambe belle”, insignito del Premio Capri – S.Michele 2005 per la sezione “paesaggi”, nel 2007 “Elina Colombini, una gentildonna ai fornelli” e nel 2008 “Nonsolovigne a Montalcino”.